venerdì 30 novembre 2007

tenerezza e passione....per la vita nell'amore....

I' cominciai: «Poeta, volontieri
parlerei a quei due che 'nsieme vanno,
e paion sì al vento esser leggieri».

Ed elli a me: «Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor li priega
per quello amor che i mena, ed ei verranno».

Sì tosto come il vento a noi li piega,
mossi la voce: «O anime affannate,
venite a noi parlar, s'altri nol niega!».

Quali colombe dal disio chiamate
con l'ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere, dal voler portate;

cotali uscir de la schiera ov'è Dido,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'affettuoso grido.

«O animal grazioso e benigno
che visitando vai per l'aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,

se fosse amico il re de l'universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c'hai pietà del nostro mal perverso.

Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
mentre che 'l vento, come fa, ci tace.

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove 'l Po discende
per aver pace co' seguaci sui.

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.

Quand'io intesi quell'anime offense,
china' il viso e tanto il tenni basso,
fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?».

Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!».

Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno tristo e pio.

Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?».

E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore.

Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».

Mentre che l'uno spirto questo disse,
l'altro piangea; sì che di pietade
io venni men così com'io morisse.
E caddi come corpo morto cade.

martedì 27 novembre 2007

2° post

il 2° post è come la seconda volta che provi una cosa,
magari in primis ti è piaciuto poi cominci a dire...
cosa scrivo??

No nessun problema...

So cosa scrivere, è che è il secondo post, datemi un attimo d pazienza e mi organizzo i pensieri.

No, dai almeno in sto periodo le idee le ho un po così e po cosa...cioè un po al lavoro dove passo la maggior parte della settimana e un po da un altra parte...
e un po agli amici...

Tutto a posto...Avrei bisogno di una bella settimana al mare...tipo mezzi andati io e quei 3 uomini pellossssii dei miei amiconi...
si vedrà l'anno prox....visto che siamo al 26 di novembre e se voglio andare al mare dovrei andre a S. Domingo vero Vale??

ahahah

A presto

P.S. xò ne sparo d cazzate neh??


DeiD

la genesi

Ciao,

ma io direi di non presentarmi nemmeno che ne dite?
tanto poi dal mio blog traspare la mia anima confusa, complessa...
20 anni...
un lavoro...
una famiglia stupenda...
gli amici...
le banalità di tutti i giorni...

insomma un ragazzo come molti di voi che ha voglia d scrivere sul web qualche cosa di serio, ma anche qualche post divertente...

Speriamo che questo blog si riempa ci ho messo un casino a trovare un sito per i blog...che mi piacesse...
Finalmente...ce la ho fatta...dopo lunghi cancellamenti di blog da Myspace e Livespace on Msn.
e così ho iniziato la mia Genesi...


A presto


DeiD